(ANSA) – ROMA, 15 OTT – Tamponi di massa, preparazione dei
reparti di terapia intensiva, scorte e produzione di farmaci
strategici e controlli severi sull’uso delle mascherine: sono
alcuni dei 10 punti proposti da Lettera150, think tank che
riunisce circa 250 accademici di diverse discipline, per evitare
di ricorrere a nuovi lockdown.
Secondo gli esperti di Lettera150 non è “opportuno dare corso a
lockdown che recludano milioni di italiani nelle proprie
abitazioni, sul modello di quanto fatto fra marzo e aprile
scorsi”. Piuttosto bisogna permettere ai centri diagnostici
privati di effettuare i tamponi in ogni regione, in modo da fare
tamponi di massa, e poi attrezzare posti in terapia intensiva
per sostenere un’ondata di ricoveri pari a quella dello scorso
marzo.
Va inoltre prevista la scorta e produzione di medicinali
strategici, l’obbligo all’uso delle mascherine con controlli
severi, vaccinare contro l’influenza tutti gli italiani e
promuovere la vaccinazione contro lo pneumococco. Sul fronte dei
trasporti, per Lettera150 vanno riaperti i centri storici alle
auto, aumentate le corse dei mezzi pubblici, che vanno dotati di
impianti di sanificazione dell’aria e su cui vanno contingentati
gli accessi, mentre per la didattica, andrebbe interrotta quella
in presenza nelle università, soprattutto dove non ci siano
spazi idonei. Infine incoraggiare lo smart working anche nel
privato con opportuni incentivi, prevedere strutture ove
domiciliare su base volontaria le persone positive conviventi
con altri familiari, ed eliminare l’obbligo di isolamento
domiciliare dopo 14 giorni, di cui gli ultimi 3 senza sintomi,
senza fare un ulteriore tampone di controllo.