Covid: Lettera 150, quarantena va rivista anche per i malati
Non basta eliminare il doppio tampone
(ANSA) – ROMA, 12 OTT – Non basterà eliminare il doppio
tampone e ridurre la quarantena a dieci giorni, come annunciato
dal ministero della Salute: va rivista anche la durata della
quarantena per i malati di Covid-19. Lo rileva Lettera150, il
think tank che riunisce circa 250 accademici di diverse
discipline, che già nelle scorse settimane aveva evidenziato
l’inutilità del doppio tampone negativo e della quarantena di 14
giorni, nella prassi prolungata per mancanza di test in numero
adeguato.
I provvedimenti annunciati sono una soluzione parziale”,
rileva Lettera 150 in una nota, e “che non tiene conto delle
evidenze scientifiche e delle Linee guida dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità”. Queste ultime indicano per le persone
sintomatiche un periodo di quarantena di 10 giorni dopo l’inizio
dei sintomi, piu’ almeno 3 giorni senza sintomi (incluso assenza
di febbre e di sintomi respiratori); per le persone
asintomatiche: 10 giorni dopo la positivita’ al tampone per
SARS-CoV-2. “Le indicazioni dell’Oms – rilevano gli esperti di
Lettera 150 – sono supportate sia dal Center of Desease Control
(Cdc) di Atlanta, sia da quanto viene applicato nei principali
Paesi europei”.
Secondo Lettera 150 “la quarantena deve essere rivista
anche per chi risulta positivo al Covid-19, altrimenti si
rischia, come già accade, di tenere migliaia di persone bloccate
senza che questo sia utile ai fini della prevenzione del
diffondersi del contagio”. Gli esperti osservano inoltre che “la
policy del ministero della Salute, che non ha recepito le
raccomandazioni emesse a giugno dall’Oms, rischia anche di
scoraggiare le persone, sintomatiche e non, a sottoporsi a test
diagnostici vista l’impossibilta’ di preventivare
ragionevolmente una fine dell’isolamento domiciliare”. Infatti,
prosegue la nota, “il test mediante tampone RT-PCR per
Sars-CoV-2 RNA puo’ rilevare ed amplificare particelle di
materiale genetico del virus anche a distanza di notevole tempo
dalla fine dell’infezione attiva. Questo comporta che possano
risultare positivi soggetti che non sono piu’ ne’ malati ne’
contagiosi”. (ANSA).
BG
12-OTT-20 12:20 NNNN