“Ministro dell’Istruzione e del Merito, da ora in poi sappi che io a scuola insegno solo storia militare per formare le truppe scelte che domani vi verranno ad assediare”. Sono queste le parole testuali che si potevano leggere qualche tempo fa sulla pagina X di un docente di una scuola italiana, di cui si sono occupate di recente le cronache.
Non sembrano davvero le parole di un insegnante. Annunciano piuttosto quanto sta accadendo ormai da settimane in varie città italiane: una protesta che, nata per contestare le politiche scolastiche e universitarie del governo, è degenerata in atti di vandalismo, in minacce di morte a rappresentanti delle istituzioni, e persino nell’incendio di un manichino raffigurante il ministro Giuseppe Valditara
Che cosa ha a che fare tutto questo, ci chiediamo, con il dibattito delle idee, per quanto deciso e aspro esso sia, che dovrebbe caratterizzare un Paese democratico? Che cosa ha a che fare tutto questo con l’Italia della Repubblica e della Costituzione? In anni non troppo lontani il nostro Paese ha già conosciuto scene simili. E dunque sappiamo bene, e ricordiamo, a che cosa esse hanno messo capo. Ricordiamo la cupa stagione di sangue e di lutti che ne è seguita.
Con questo appello ci rivolgiamo, dunque, a tutti: alle forze politiche, a chi vive e opera nel mondo dell’informazione e della cultura, alle parti sociali, ma soprattutto alle donne e agli uomini della scuola e dell’università che ogni giorno vivono a contatto con le nuove generazioni, portando la responsabilità della loro istruzione ed educazione, affinché non facciano mancare la propria parola di spiegazione e di chiarimento circa i gravi pericoli che possono nascere se si imbocca una spirale di odio e di violenza, che potrebbe tentare una parte, ancorché marginale, della gioventù del nostro Paese.
Nel manifestare piena solidarietà ai rappresentanti delle istituzioni oltraggiati, e agli agenti feriti durante gli scontri, vogliamo ricordare a tutti che l’essenza della nostra democrazia, come sancito dalla Costituzione, risiede nel rispetto della persona, della dignità umana e della libertà. Il diritto di manifestazione e di dissenso non deve mai trascendere nella denigrazione dell’altro, nell’insulto, nella minaccia e nella violenza. Tali comportamenti non solo sono inaccettabili, ma rischiano di riportarci a un clima di tensione e conflitto che il nostro Paese ha già tristemente conosciuto durante gli anni di piombo.
E’ fondamentale, inoltre, in questo momento, impegnarsi ancora di più a promuovere, nelle scuole e nelle università, ambienti di apprendimento basati sul rispetto reciproco, sulla conoscenza della verità dei fatti e sul dialogo. Occorre incoraggiare gli studenti a esprimere le proprie opinioni in modo costruttivo, partecipando attivamente al dibattito democratico senza ricorrere a gesti violenti e a parole d’odio.
Invitiamo anche i media a svolgere un ruolo responsabile nella diffusione delle informazioni, senza mai alterare i fatti, evitando di alimentare tensioni e conflitti. Una comunicazione equilibrata e rispettosa può contribuire a creare un clima di maggiore comprensione reciproca.
Infine, chiediamo a tutti di riflettere sull’importanza della coesione sociale e del rispetto delle differenze. Solo attraverso un impegno collettivo in questa direzione possiamo costruire una società in cui ogni individuo si senta valorizzato e rispettato, indipendentemente dalle proprie idee o convinzioni.
Solo così potremo garantire un futuro di pace e di prosperità per il nostro Paese.
Paola Adinolfi
Alberto Aloisio
Emanuela Andreoni Fontecedro
Fabrizio Antolini
Giampaolo Azzoni
Maria Pia Baccari
Luigi Bacialli
Andrea Balbo
Lorenzo Barabino
Paolo Bernardini
Giuseppe Bertagna
Michele Bianchi
Dario Bigi
Emanuele Bilotti
Guido Biscontini
Cinzia Bisi
Marco Bocciolone
Michele Bonacchi
Alessandro Boscati
Daniele Bracchi
Giampio Bracchi
Paolo Branchini
Sergio Brasini
Federica Burattini
Mario Caligiuri
Fabrizio Calliada
Corradino Campisi
Carmen Cantisani
Salvatore Capasso
Simona Caporusso
Fabio Carniol
Giampaolo Carrafiello
Nicola Casagli
Pierl Luigi Castagno
Elena Catalano
Francesco Cataliotti
Raffaele Caterina
Enrico Caterini
Gaetano Cavalieri
Francesco Cavalla
Luigi Cavanna
Giuseppe Cecere
Massimo Chiappini
Salvatore Cimini
Roberto Cirocchi
Colombo Clerici
Stefano Colautti
Emanuele Colombo
Giorgio Lorenzo Colombo
Mario Comba
Emanuela Combo
Stefano Commodo
Anna Contardi
Pierluigi Contucci
Alfredo Costa
Franco Cotana
Renato Cristin
Raimondo Cubeddu
Giocanni Cuda
Francesco Curcio
Filippo Cutillo
Vito d’Andrea
Maria d’Arienzo
Fabrizio Davide
Maurizio de Lucia
Ruggero De Maria
Vincenzo de Sensi
Manlio del Giudice
Enrico del Prato
Giovanni Deriu
Astolfo Di Amato
Augusto Di Giulio
Giuseppe Di Fazio
Roberto Di Lenarda
Andrea Di Porto
Nicoletta Di Simone
Paolo Duvia
Stefano Farne`
Francesco Fasolino
Claudio Fazzini
Flavio Felice
Raffaele Fiume
Marcello Foa
Lorenzo Franchini
Raffaele Fresa
Fabrizio Frezza
Alberto Froio
Antonio Fucillo
Rita Gaeta
Benvenuto Gamba
Daniella Gambini
Marco Gambini
Giorgio Garau
Sara Garino
Paolo Gasparini
Renato Gementi
Gino Gerosa
Giuseppe Ghini
Edoardo Giardino
Maria Stella Giorlandino
Ambrogio Girotti
Paolo Girotti
Felice Giuffre
Pier Filippo Giuggioli
Paolo Gontero
Giuseppe Gorini
Marco Grasso
Emilio Greco
Nathan Greppi
Paola Gribaudo
Maurizio Grigo
Luca Guido
Pier Filippo Guggioli
Angelo Jannone
Pier Domenico Lamberti
Lelio Lantella
Emanuela Lanza
Sergio Lazzarini
Claudio Limontini
Michele Limosani
Stefano Luigi Linati
Rosa Lombardi
Giorgio Lorenzo Colombo
Alberto Lorusso
Raimondo Luciano
Alberto Luisiani
Fiorella Lunardon
Teresa Madeo
Rolando Magnarini
Francesco Magni
Giulio Maira
Gianfranco Maisi
Ornella Malandrino
Vincenzo Mannino
Salvatore Marano
Signorelli Marcello
Dante Marcucci
Giuliano Marella
Anna Maria Gregori
Massimo Mariani
Giuseppe Marino
Alberto Mario Mura
Marta Marsilio
Francesco Martelli
Massimiliano Marzo
Maurizio Masi
Simonetta Masieri
Stefania Massaro
Raffaele Matera
Anna Teresa Merlo
Felice Mercogliano
Paolo Miccoli
Mariella Miceli
Gian Luca Morini
Giovanni Nano
Claudia Navarini
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Gherardo Nicolosi
Ida Nicotra
Enrico Nistri
Alessandra Nivoli
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Alessandro Paccagnella
Marco Paganoni
Andrea Panzarola
Marco Paolino
Alessandro Paone
Giuseppe Parlato
Ferdinando Paternostro
Alberto Pavan
Maria Cristina Pedicchio
Dario Peirone
Marco Pellegrini
Loredana Perla
Raffaele Picaro
Luciano Piermattei
Rivello Pierpaolo
Giorgio Piras
Francesco Polese
Aristide Police
Sergio Polidoro
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Riccardo Pugnalin
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Roberto Rasia dal Polo
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Angelo Riccaboni
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Pierpaolo Rivello
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Claudio Zucchelli