L’Europa sta progressivamente riscoprendo l’energia nucleare: è un trend che prosegue da alcuni anni, certamente accelerato dalla guerra in Ucraina e dalle instabilità dei mercati energetici. Oltre alla Francia, che ha in programma un grande piano, sia di ammodernamento del suo vasto parco reattori sia di costruzione di reattori di grande taglia (6 unità EPR2, più eventuali altre 8) e di piccola taglia modulare (Nuward), è il caso di citare i cambi di direzione sul nucleare in Svezia, Belgio, Olanda, addirittura in Spagna dove il Parlamento ha approvato una mozione che chiede al governo Sanchez di ribaltare la decisione circa il phase-out dall’atomo. Poi i programmi nucleari di Finlandia, Romania, Slovacchia, Slovenia. Nella Repubblica Ceca, la gara per la realizzazione di due nuovi reattori di grande taglia è stata vinta dai coreani, che hanno battuto francesi e americani. Infine, l’ingresso nel club nucleare di nuove nazioni come Polonia e Norvegia e il possibile clamoroso ritorno di due paesi fondatori dell’Europa: Germania e Italia. Continua a leggere