
Basta polemiche sterili: rispettare la lingua italiana non significa discriminare
Il Ministero dell’Istruzione, citando esplicite prese di posizione dell’Accademia della Crusca, ha raccomandato alle Scuole “di attenersi alle regole della lingua italiana che consentono l’utilizzo di soluzioni linguistiche comunque conformi alla tradizione ortografica italiana”, rinunciando, quindi, ad asterischi e schwa.
In sintesi, l’Accademia della Crusca, massima autorità in campo linguistico, definisce come non corretto da un punto di vista tecnico l’impiego dei due segni di cui sopra, per cui il Ministero dell’Istruzione che avrebbe dovuto fare, se non invitare a scrivere correttamente? Continua a leggere